Salernitana calcio: Riso Avvelenato e Scontro Sul Pullmino! Il Giallo Che Sconvolge il Calcio 🤯 Ecco cosa sarebbe realmente accaduto e le conseguenze

Il caso dell’intossicazione alimentare che ha colpito la Salernitana dopo il playout di Genova contro la Sampdoria continua a tenere banco, scuotendo il mondo del calcio e non solo. Con il rinvio del match di ritorno all’Arechi richiesto dai campani, emergono nuovi e discussi retroscena. Il comunicato ufficiale della società di Iervolino aveva già accennato a “riscontri investigativi”, e ora la verità comincia a venire a galla.

L’Intervento delle Autorità e i Primi Risultati

La Digos e l’ASL 3 sono entrate subito in azione non appena è scattato l’allarme dalla Salernitana. Agenti e ispettori dell’Ufficio Igiene alimenti e nutrizione hanno effettuato controlli approfonditi al Novotel, l’albergo che ha fornito alla squadra la merenda e la cena al sacco. La buona notizia è che la cucina dell’hotel è risultata pulita e senza irregolarità, e nessuna contestazione formale è stata mossa alla struttura.

Il sospetto si è concentrato su uno specifico alimento consumato dalla squadra: il riso cantonese, parte della cena distribuita ai tesserati. Campioni del riso sono stati prelevati e inviati ai laboratori per le analisi, i cui risultati sono attesi per fare piena luce sull’accaduto. Nel frattempo, il numero delle persone colpite dall’intossicazione è salito a 21, di cui ben 8 giocatori, e l’episodio si è verificato dopo il volo charter che domenica notte ha riportato la squadra in Campania.

Scontro sulle Responsabilità: Trasporto dei Pasti sotto Accusa

Secondo le prime ipotesi delle autorità sanitarie, la causa dell’intossicazione potrebbe essere legata al trasporto dei pasti. Il sospetto è che il riso abbia stazionato per ore sul pullman a temperatura ambiente, condizione ideale per la proliferazione batterica. Questa teoria troverebbe riscontro nel contratto tra Novotel e Salernitana, dove il trasporto e la conservazione dei pasti risultavano a carico del club.

Tuttavia, la Salernitana respinge fermamente questa versione. In una dichiarazione a Il Secolo XIX, il club granata ha smentito categoricamente: “Nemmeno una squadra di terza categoria lo farebbe, arrivati allo stadio abbiamo messo tutto nel frigorifero dello spogliatoio, come sempre”.

Ora l’attesa è tutta per i risultati delle analisi sui campioni alimentari, che saranno fondamentali per capire chi ha ragione e fare chiarezza su un episodio che sta influenzando pesantemente il cruciale playout. Nel frattempo, resta l’incognita sulla data del match di ritorno e sul destino della permanenza in categoria.

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