Con il Mondiale per club alle porte e una stagione lunga, il centrocampo nerazzurro non può essere scoperto in cabina di regia.
La regia resta il punto critico
Anche se Calhanoglu dovesse restare, l’Inter non può più permettersi di ignorare la questione del suo sostituto.
Il turco è insostituibile per qualità e visione, ma nessun giocatore può reggere da solo l’intera stagione, specie in un ruolo così delicato.
E Asslani, pur volenteroso, non ha ancora dimostrato di poter gestire la pressione da titolare né di garantire la stessa pulizia nel palleggio.

L’impressione è che in questo momento non sia un cambio affidabile, specialmente contro avversari di alto livello.
L’importanza del doppione: serve subito
Una squadra che ambisce a vincere non può dipendere da un solo interprete per il ruolo più sensibile della manovra.
Calhanoglu sarà centrale anche quest’anno, ma non può essere spremuto senza respiro.
Qualsiasi stop del turco rischierebbe di creare squilibri evidenti.
È quindi indispensabile acquistare un regista pronto, d’esperienza e capace di inserirsi rapidamente nei meccanismi di gioco.
Nessuna scommessa, serve una certezza.
Chivu ha bisogno di una rosa completa
Con un calendario fitto, tra campionato, coppe e impegni internazionali, la profondità dell’organico sarà determinante.
In mezzo al campo l’Inter è solida, ma l’unico vero vuoto resta in cabina di regia.
Se la dirigenza vuole davvero costruire una squadra completa, questa lacuna deve essere colmata in tempi stretti.
La stagione potrebbe iniziare con troppi interrogativi in un punto cruciale del campo.
Analisi in breve
L’Inter, pur mantenendo il suo perno a centrocampo, non può affidarsi solo a Calhanoglu.
La mancanza di un suo vero alter ego rappresenta un pericolo concreto per le ambizioni stagionali.
Asslani ha mostrato limiti quando chiamato in causa, soprattutto nei momenti che contano.
Un rinforzo esperto in regia è necessario per affrontare con ambizione la stagione che sta per iniziare.
⚽ Il commento di Stepk
Non si può puntare allo scudetto senza avere un vero vice per il giocatore più importante della squadra.
Asslani non ha fatto quel salto che ci si aspettava, e il tempo delle attese è finito.
O si interviene subito con un profilo forte in quel ruolo, o si rischia di buttare via un’altra stagione per una sola mancanza evidente.
Chi non rinforza la regia, non può pretendere di comandare il gioco.