La nuova proprietà americana salda con largo anticipo il debito fissato al 2027: un’operazione che rafforza il progetto nerazzurro su basi solide
Inter chiude il bond da 400 milioni prima della scadenza
L’Inter ha comunicato ufficialmente di aver rimborsato in anticipo il bond da 400 milioni di euro che era in origine previsto in scadenza per febbraio 2027.
La cifra complessiva restituita è pari a circa 412 milioni, considerando anche interessi e oneri aggiuntivi.
Un intervento diretto e deciso che arriva poche settimane dopo il passaggio del controllo del club al fondo americano Oaktree, intenzionato a imprimere una nuova direzione sia sotto il profilo sportivo che societario.

Un segnale concreto di solidità
Questa operazione rappresenta un segnale potente della volontà della nuova proprietà di mettere ordine nei conti e archiviare la lunga stagione di fragilità finanziaria che aveva caratterizzato gli anni più recenti.
Il rimborso del bond in così breve tempo si traduce in una maggiore flessibilità operativa per il futuro e mostra chiaramente l’obiettivo di costruire una gestione sana e programmata.
Non si tratta solo di una scelta contabile, ma di una dichiarazione d’intenti: l’Inter vuole essere competitiva senza più dipendere dal debito strutturale.
Analisi in breve
Il pagamento anticipato del debito rappresenta un cambio di passo netto.
Con questa scelta, Oaktree dimostra di voler stabilizzare la società e creare le condizioni per uno sviluppo duraturo.
Liberarsi da un vincolo economico così importante consente al club di muoversi con maggiore tranquillità, anche in vista del mercato e delle strategie di lungo periodo.
È un messaggio di concretezza, che avvicina l’Inter ai modelli virtuosi delle grandi d’Europa.
🗣️ La voce di Stepk
Che sia chiaro: questa è la mossa che aspettavo.
Altro che chiacchiere, qui si fa sul serio.
Con un colpo solo, l’Inter si libera di un debito pesante e torna a respirare.
Per anni si è vissuto sull’orlo del bilancio, adesso finalmente si può programmare.
La differenza tra chi parla di crescita e chi la costruisce sta in questi gesti.
Bravi, ma ora tocca al campo: la solidità economica deve tradursi in ambizione vera, con scelte da club che punta a vincere sempre.