Il canadese piace molto ai nerazzurri, ma l’ingaggio elevato rischia di far saltare tutto
L’Inter segue David, ma l’ostacolo è l’ingaggio
Jonathan David resta un nome molto gradito all’Inter, che lo considera un possibile rinforzo di alto livello in attacco.
L’attaccante del Lille è in scadenza di contratto e rappresenta un’occasione a parametro zero.
Come spiegato dal giornalista Gian Luca Rossi in diretta su TeleLombardia, l’interesse nerazzurro è concreto, ma legato a cifre ben diverse da quelle oggi richieste dal giocatore.

Il nodo principale: richieste fuori portata
Secondo quanto rivelato, l’Inter sarebbe disposta a un’operazione in stile Thuram, ovvero con un bonus alla firma attorno agli 8 milioni e un ingaggio annuale di circa 6 milioni, anche senza agevolazioni fiscali.
David, però, punta molto più in alto: la richiesta supera i 15 milioni netti a stagione, una cifra che al momento non è sostenibile per le casse del club.
Bonny possibile innesto, ma David rimane il preferito
Nel frattempo, il club nerazzurro sta valutando anche profili alternativi, come Bonny, giovane attaccante che potrebbe aggiungersi come cambio.
Ma secondo Rossi, la vera priorità per il ruolo di terza punta è proprio David: l’Inter ci proverebbe con decisione se le condizioni economiche dovessero cambiare.
Il club è pronto a cogliere l’occasione, ma senza forzare.
Analisi in breve
Jonathan David piace e tanto, ma il matrimonio con l’Inter si farà solo se il giocatore rivedrà le sue pretese.
Ad oggi, i nerazzurri non intendono sforare i propri limiti economici.
Bonny resta in corsa, ma l’operazione ideale sarebbe portare a Milano il canadese con formule sostenibili.
Tutto dipenderà dalla volontà del giocatore di entrare in un progetto tecnico solido, ma con un tetto salariale chiaro.
💬 Stepk dice la sua
David è un attaccante completo e in scadenza può far gola a chiunque.
Ma pensare di strappare un ingaggio da top player mondiale all’Inter è pura illusione.
A queste cifre si può restare in Francia.
Se vuole davvero mettersi in gioco in un grande club europeo, allora deve abbassare le pretese. Altrimenti, avanti un altro.