Le fondamenta sembrano solide, ma tra voci di addii e un mercato che non decolla, l’Inter potrebbe trovarsi a ricostruire più di quanto previsto.
Uno spogliatoio pieno di dubbi
La nuova era Chivu è cominciata tra grandi aspettative, ma il clima interno sembra tutt’altro che sereno.
L’addio di Inzaghi, arrivato dopo lo scudetto perso per un soffio, ha aperto una fase nuova, che avrebbe dovuto segnare la continuità di un progetto.
Invece, a poche settimane dall’inizio della preparazione, troppe incertezze offuscano il cammino.
Alcuni nomi storici stanno valutando l’uscita, altri attendono segnali chiari sul futuro tecnico e societario.
L’aria che si respira non è di entusiasmo, ma di attesa sospettosa.
Strategie incerte e direzioni opposte
Il mercato dell’Inter sembra seguire più correnti contemporaneamente.
Da un lato si ragiona su come fare cassa, con cessioni mirate.
Dall’altro si accostano nomi giovani, interessanti ma non pronti per comandare.
La possibile uscita di Calhanoglu, le offerte per Frattesi e il futuro da definire per Esposito e Stankovic potrebbero portare nelle casse nerazzurre un buon gruzzolo.
Ma c’è un punto: si sa davvero cosa fare con quei soldi?
Per Ederson la Dea chiede molto, e per Colpani servirebbe un salto di personalità che oggi è solo potenziale.
Il paradosso di un mercato attivo ma debole
Paradossalmente, l’Inter è una delle squadre più attive nei colloqui e nei contatti, ma tra i tifosi si percepisce immobilismo.
Perché non bastano i sondaggi: serve una direzione definita.
Cosa vuole fare l’Inter? Rinforzarsi subito o costruire a lungo termine?
Chivu ha bisogno di risposte chiare, e soprattutto di una rosa su cui lavorare senza incertezze.
Le alternative ci sono, ma manca un filo logico tra partenze e arrivi.
Analisi in breve
L’Inter è nel pieno di una fase di transizione delicata.
I dubbi nel gruppo squadra, l’assenza di una strategia netta sul mercato e le troppe uscite ventilate rischiano di compromettere l’inizio della stagione.
Chivu dovrà tenere unito un ambiente che oggi appare diviso, e la dirigenza dovrà mostrare che un progetto esiste davvero.
O si comanda, o si rischia di inseguire gli eventi.
🗣️ La voce di Stepk
In questo momento l’Inter sembra una squadra che parla troppo e decide poco.
Le cessioni vanno fatte, ma non svendute.
I sostituti devono arrivare con fame, ma anche con carattere.
E soprattutto, serve una linea.
Non si può navigare a vista, altrimenti il progetto Chivu rischia di bruciarsi prima ancora di partire.
Servono meno chiacchiere e più Inter. ⚽