Inter, allarme difesa: ora la priorità è dietro. Il centrocampo funziona e non va toccato

La manovra è fluida, la mediana gira bene: ma senza un rinforzo in retroguardia, il salto di qualità resta incompleto

A centrocampo c’è già tutto

L’Inter ha trovato la sua identità in mezzo al campo.

Equilibrio, corsa, tecnica e movimenti armonici: la zona nevralgica funziona, eccome.

I nuovi innesti si sono inseriti in fretta, e la regia alternata con rotazioni intelligenti sta regalando solidità e soluzioni continue.

Non servono innesti immediati in questo reparto, anzi: ogni tassello sembra già al posto giusto.

L’attenzione, ora, va spostata altrove.

Dietro serve un intervento deciso

Il reparto difensivo, invece, resta il punto più fragile.

L’impressione è che manca un centrale forte, affidabile, capace di reggere l’urto nelle gare ad alta intensità.

Con il calendario fitto tra Serie A, Champions e Mondiale per Club, non si può rischiare di restare corti o scoperti.

La priorità per la dirigenza dev’essere un rinforzo in difesa, che dia solidità e alzi il livello della linea arretrata.

🗣️ Il commento di Stepk

Il centrocampo va che è una meraviglia.

Non toccatelo.

Lì si vede la mano di Chivu, e la squadra gira bene.

Ma in difesa non ci siamo ancora del tutto.

Serve un leader, uno che metta ordine e faccia paura agli avversari.

Se vogliamo arrivare fino in fondo su tutti i fronti, non possiamo più aspettare.

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