Il giovane talento turco racconta il suo momento, tra riconoscenza, cambiamenti e sogni da realizzare in bianconero

La svolta con Thiago Motta
Kenan Yildiz, uno dei gioielli più promettenti della Juventus, ha parlato apertamente del cambiamento avvenuto con l’arrivo di Thiago Motta sulla panchina bianconera.
“Il suo calcio è molto diverso. Ci chiede movimento continuo, possesso, velocità nei pensieri”, ha raccontato.
Un approccio che sembra già esaltare le sue qualità tecniche e che potrebbe rappresentare la chiave per una stagione da protagonista.
La sensazione è chiara: Yildiz si sente al centro del progetto.
Il rispetto per Tudor, la gratitudine per Allegri
Nel confronto con il recente passato, il giovane turco non dimentica il lavoro di Igor Tudor, definito più rigido e diretto, ma utile per crescere in intensità.
Il ringraziamento più sentito, però, è per Massimiliano Allegri.
“Mi ha insegnato cosa vuol dire stare in un grande spogliatoio, ha creduto in me quando ero solo un ragazzo”, ha detto.
Una crescita umana e professionale che Yildiz riconosce pienamente, con rispetto e riconoscenza.
Il legame con Del Piero
Tra i passaggi più emozionanti dell’intervista, il rapporto con una leggenda come Alessandro Del Piero.
“Lo sento spesso. Mi dà consigli, mi invita a restare concentrato e umile”, ha svelato con orgoglio.
Yildiz non nasconde l’emozione per questo rapporto speciale e riconosce l’enorme peso del paragone: “Essere accostato a lui è un onore, ma Del Piero è inarrivabile”.
Parole da ragazzo maturo, consapevole della propria strada ma attento alle radici.
Analisi in breve
Kenan Yildiz mostra carattere, lucidità e grande determinazione.
Con Motta ha trovato un allenatore che può liberare il suo potenziale, ma non dimentica il passato e chi lo ha aiutato a sbocciare.
Il legame con Del Piero aggiunge fascino alla sua figura e lo proietta ancora di più nel cuore dei tifosi juventini.
Un giovane pronto, dentro e fuori dal campo.
💬 Stepk dice la sua
Yildiz ha testa e piedi: il mix perfetto per diventare grande.
Parla da adulto, gioca da veterano e sogna da bianconero vero.
Motta può fargli fare il salto, ma è la sua mentalità a fare la differenza.
Il fatto che Del Piero lo segua è un segnale forte: qui c’è un campione in costruzione.
E la Juventus farebbe bene a proteggerlo e costruirgli attorno.