Chi non è più coinvolto, può anche farsi da parte. Il futuro parla giovane e nerazzurro

Se Hakan Calhanoglu pensa davvero all’addio, l’Inter non deve tentennare.
Chi non ha più la testa sul campo va lasciato andare, senza troppi rimpianti.
La corte del Galatasaray è reale, le parole del padre e il blitz dell’agente a Istanbul confermano che qualcosa si muove.
Ma in Viale della Liberazione non devono sentirsi sotto pressione.
L’Inter ha una storia di rinnovamenti riusciti, e questa potrebbe essere l’occasione perfetta per voltare pagina.
Il centrocampista turco è stato fondamentale nell’era Inzaghi, ma ora il contesto è cambiato.
Il nuovo modulo di Cristian Chivu, un 3-4-2-1 molto più verticale e aggressivo, non garantisce a Calhanoglu un ruolo centrale come in passato.
E allora tanto vale guardare avanti.
Nella rosa, un nome inizia a circolare con insistenza: Thomas Berenbruch, classe 2005, uno dei giovani più interessanti dell’ultima stagione Primavera.
Fisicità, pulizia tecnica, personalità: il ragazzo ha tutto per essere lanciato in prima squadra a piccoli passi.
Non si chiede di sostituire Calhanoglu domani mattina, ma di iniziare a costruire il futuro da chi ha fame vera, non da chi è già con la testa altrove.
Analisi in breve
L’Inter non può vivere di nostalgia.
Se Calhanoglu vuole cambiare aria, che lo faccia.
L’importante è che arrivi un’offerta adeguata e si apra spazio per chi può diventare il prossimo protagonista.
Berenbruch è un’opzione concreta, un investimento interno che può portare benefici tecnici ed economici.
La mentalità va cambiata adesso, non a settembre.
💬 Stepk dice la sua
Non serve trattenere chi pensa solo al Mondiale o al proprio destino personale.
L’Inter ha bisogno di presente e futuro, non di nostalgie.
Se Calhanoglu saluta, gli si stringa la mano e si pensi a chi può sudare la maglia ogni giorno.
Berenbruch è giovane? Sì. Ma ha voglia, e oggi conta molto più di un curriculum.