Il laterale olandese fa il punto sul momento nerazzurro tra rimpianti e voglia di riscatto
Denzel Dumfries non gira intorno alla realtà.
Nel corso di un’intervista recente, il laterale dell’Inter ha confessato con chiarezza che la squadra fatica ancora a digerire la pesante sconfitta in finale di Champions League contro il PSG.
“Non ci siamo ancora ripresi”, ha dichiarato senza mezzi termini.
Un’affermazione che conferma quanto quella gara – persa 5-0 – abbia lasciato una ferita profonda nello spogliatoio.
Ma non è solo la batosta europea a pesare.
Dumfries ha anche parlato dell’impatto emotivo per l’addio di Simone Inzaghi, l’allenatore che ha segnato un ciclo importante per molti giocatori.
“È stato complicato separarsi da lui”, ha ammesso.
Ora però la realtà si chiama Cristian Chivu.
Un nuovo allenatore, nuove idee, nuovi stimoli.
E per Dumfries è arrivato il momento di voltare pagina, con la consapevolezza che servirà tempo, lavoro e carattere per costruire un’identità diversa.
L’olandese ha parlato di rinascita, segnale che qualcosa nello spogliatoio si sta già muovendo.
Il cambiamento sarà anche una prova per lui, chiamato a riconquistare centralità nel progetto dopo mesi altalenanti.
Con un modulo simile ma un approccio più aggressivo, il nuovo corso potrebbe esaltare le sue caratteristiche fisiche e offensive.
Analisi in breve
Dumfries ha scelto di essere sincero.
La delusione europea è ancora viva, e l’addio di Inzaghi ha lasciato un vuoto.
Ma ora l’Inter deve guardare avanti, con l’obiettivo di ricostruire energia mentale e competitività.
Chivu porta novità, ma servirà tempo per assimilare tutto.
E giocatori come Dumfries dovranno farsi trovare pronti, senza alibi.
🗣️ La voce di Stepk
Bravo Denzel, ma ora basta parole.
Lo scossone c’è stato, ma se l’Inter vuole tornare a fare paura deve correre più degli altri.
Dumfries ha le gambe e la forza per farlo.
Ora servono solo le prestazioni.
La rinascita passa da lui.
