Il talento turco timbra ancora: il gol non è più un caso, è un’abitudine.

Una striscia che vale la svolta
Kenan Yildiz ha messo il turbo.
Per la prima volta da quando è in bianconero ha trovato il gol in tre partite consecutive, considerando tutte le competizioni.
Un traguardo che non è solo statistico, ma che racconta di un ragazzo che sta cambiando passo.
Gol pesanti, precisi, da giocatore che sente il momento e sa come sfruttarlo.
Non è più solo una promessa: ora incide davvero.
Fame, freddezza e un istinto che fa la differenza
C’è qualcosa di glaciale nel modo in cui Yildiz attacca l’area.
Non ha bisogno di strafare.
Aspetta, osserva, e colpisce al momento giusto.
Una lucidità rara per un giocatore così giovane, unita a una fame che lo porta sempre nel vivo dell’azione.
In una Juventus ancora in costruzione, lui si sta prendendo lo spazio con il lavoro e il sangue freddo.
E i compagni cominciano a cercarlo, perché sanno che non perdona.
Analisi in breve
Tre partite, tre gol.
Per Yildiz non è più solo esplosività, ma anche continuità.
La Juventus ha tra le mani un giocatore che sa stare in campo, che sente la porta e che non si tira indietro quando serve decidere.
Non è esploso per caso. Sta sbocciando con convinzione.
🕷️ La voce di Stepk
Lo ripeto: questo ragazzo è un ragno.
Silenzioso, non lo senti arrivare.
Poi allunga la zampa, e il gol è servito.
Se continua a colpire così, altro che giovane di prospettiva: diventa titolare fisso.
E se qualcuno pensava che fosse solo una meteora… si prepari a ricredersi.