Il club nerazzurro pronto a chiudere il vecchio debito con un nuovo prestito più leggero e mirato al futuro

Nuova emissione, la strategia è chiara
L’Inter è pronta a varare una nuova operazione finanziaria fondamentale per la gestione del proprio debito.
La società nerazzurra si appresta a rimborsare il bond da 415 milioni di euro, emesso nel 2022 con scadenza al 2027, attraverso l’emissione di un nuovo prestito obbligazionario senior secured non convertibile.
La proposta, emersa durante la riunione del CdA di Inter Media and Communication il 14 giugno scorso, riguarda un private placement da sottoscrivere con una cerchia ristretta di investitori istituzionali internazionali.
Questo strumento permetterà di diluire il debito attuale nel medio-lungo termine, sfruttando condizioni più vantaggiose e alleggerendo il bilancio societario.
Un prestito più sostenibile e meno oneroso
Il nuovo bond sarà strutturato per un ammontare massimo di 350 milioni di euro, con scadenza prevista entro cinque anni dalla data di emissione, fissata intorno al 24 giugno 2025.
Il tasso d’interesse annuo sarà del 4,52% fisso, molto più basso rispetto al 6,75% del precedente bond ancora in circolazione.
Questo permetterà una riduzione consistente degli interessi da versare ogni anno, passando da circa 30 milioni a soli 15 milioni.
Un taglio netto che rappresenta un passo importante per rafforzare la stabilità finanziaria del club.
Le garanzie e le condizioni
Il prestito sarà garantito da Inter Media and Communication, oltre che da FC Internazionale Milano (TeamCo) e Inter Brand (BrandCo).
Tra le garanzie figurano il pegno sull’intero capitale della controllata media, i conti correnti bancari, e la cessione in garanzia di crediti legati ai contratti per i diritti tv e sponsorizzazioni.
Come da prassi, è prevista anche una clausola per il rimborso anticipato in caso di cambio di controllo societario, una condizione che tiene conto degli scenari futuri sulla proprietà nerazzurra.
Dove verranno trovati i fondi restanti?
Per coprire la differenza tra il vecchio bond da 415 milioni e il nuovo da 350, l’Inter valuta due vie principali.
La prima è un intervento diretto da parte di Oaktree, oggi alla guida del club.
La seconda opzione consiste nell’attingere alla liquidità già presente in cassa, stimata in oltre 115 milioni di euro a giugno 2024, e che potrebbe essere aumentata ulteriormente grazie ai risultati economici positivi dell’ultima stagione.
In ogni caso, l’obiettivo è chiudere l’operazione entro la fine del mese.
Analisi in breve
L’Inter muove un passo importante verso un futuro finanziariamente più sostenibile.
Ridurre il tasso d’interesse e spalmare il debito rappresenta una scelta intelligente e oculata, che permetterà al club di respirare e liberare risorse per nuove operazioni.
La situazione è sotto controllo e ogni dettaglio sembra già preparato nei minimi particolari.
💬 Stepk dice la sua
Chi pensa che il calcio si giochi solo sul campo, sbaglia di grosso.
Questa mossa dell’Inter è un segnale di forza e visione.
Tagliare i costi degli interessi significa avere più libertà di manovra, più possibilità di investire, più margini di crescita.
È così che si resta competitivi: testa bassa, conti in ordine e ambizione.
Altro che crisi: qui si costruisce un club da futuro europeo.