Inter, Chivu cambia tutto: nuovo modulo per ritrovare equilibrio e spinta

Il tecnico rumeno stravolge l’assetto tattico: nuova formula per dare più sostanza e movimento alla manovra.

Rivoluzione tattica in casa nerazzurra

Cristian Chivu rompe gli schemi.
Dopo i segnali poco incoraggianti delle ultime uscite, ha deciso di abbandonare il vecchio 3-1-2-2-2 per passare a un 3-2-1-2-2.

Una mossa che punta a sistemare la squadra nelle due fasi.
La linea davanti alla difesa non è più composta da un solo schermo centrale, ma da due centrocampisti che agiscono da mediani.
La vera novità? Non si limitano alla copertura: sono mezzali moderne, pronte a spingere e inserirsi in avanti con continuità.

Una manovra più ricca e verticale

Questo assetto ha come obiettivo quello di rendere l’Inter più fluida nel possesso e più cattiva negli ultimi metri.
Con due giocatori a centrocampo pronti a trasformarsi in incursori, aumenta la pressione nella metà campo avversaria.

Alle loro spalle, resta un uomo centrale con compiti di costruzione, che collega i reparti e gestisce i ritmi.
Davanti, i due trequartisti e la coppia offensiva hanno così più appoggi, più movimenti attorno, più libertà di inventare.

È una configurazione pensata per far crescere la qualità e la quantità delle occasioni create.

Reparto offensivo da sbloccare

Il vero nodo da sciogliere resta l’attacco.
Con questo cambio, Chivu prova a creare più spazi e situazioni favorevoli per gli uomini d’area.
Il pressing alto sarà più frequente, la squadra più corta.
Ma tutto dipenderà da condizione atletica e lavoro estivo.

Il nuovo modulo potrebbe rivelarsi una mossa vincente, ma serve tempo per rodarlo.

Analisi in breve

L’Inter cambia pelle.
Con il 3-2-1-2-2 Chivu cerca più spinta, solidità e ritmo.
La mossa dei due mediani-mezzali dà corpo al centrocampo e apre scenari interessanti in fase offensiva.
Il percorso è appena iniziato, ma le idee sembrano chiare.

Il commento di Stepk:
Finalmente una scossa.
Basta immobilismo, serviva cambiare.
Questo nuovo modulo può funzionare, ma dipenderà dalla testa e dalle gambe dei giocatori.
La stagione vera si costruisce in estate.
Ora si vedrà se questa Inter ha davvero voglia di tornare a far paura.

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