Il reparto offensivo nerazzurro è in evidente difficoltà: servono idee, freschezza e un colpo che riaccenda la scintilla.
Fase offensiva in panne
L’Inter fatica a trovare la porta.
Il reparto avanzato appare spento, privo di inventiva e senza mordente.
Le occasioni create sono poche e spesso mal gestite, con conclusioni imprecise e movimenti prevedibili.
La sensazione è che manchi la lucidità.
I giocatori offensivi sembrano fuori forma e poco ispirati, come se la benzina fosse finita proprio nel momento decisivo.
Anche le giocate individuali che un tempo decidevano le partite ora si spengono nell’anonimato.
Il passo falso al Mondiale per club ha evidenziato ulteriormente una crisi che non può più essere ignorata.
Chivu studia soluzioni e il mercato osserva
Cristian Chivu, appena arrivato, è già chiamato a dare risposte concrete.
L’attacco deve ritrovare fiducia, ma anche stimoli.
E in questo senso, lavoro fisico e richiami tattici saranno fondamentali nella prossima preparazione estiva.
Allo stesso tempo, la dirigenza dovrà valutare con attenzione l’idea di aggiungere un nuovo profilo offensivo.
Non basta recuperare chi c’è: serve una nuova energia, qualcuno capace di accendere la squadra e guidarla nei momenti di difficoltà.
Una sola cosa è certa: iniziare la stagione con l’attacco attuale, così opaco, sarebbe un rischio troppo grande.
Analisi in breve
L’Inter ha perso incisività e ritmo in avanti.
Il reparto offensivo è in crisi, e la preparazione estiva dovrà servire a rilanciare condizione e automatismi.
Ma potrebbe non bastare.
Un intervento sul mercato porterebbe ossigeno, personalità e una nuova dimensione offensiva.
Serve un nome pronto, carismatico, determinato.
🗣️ La voce di Stepk:
Così non si va lontano.
Se l’Inter vuole ambire a qualcosa, deve cambiare marcia davanti.
Chivu ha bisogno di tempo, ma anche di armi nuove.
L’attacco, oggi, è il vero nodo da sciogliere.
E bisogna farlo in fretta.
