Inter, Esposito dà segnali positivi ma l’attacco resta in crisi: col Monterrey solo un pari che pesa

Nel debutto al Mondiale per club i nerazzurri si fermano sull’1-1: bene il giovane, ma mancano idee e gol

Un lampo che non basta

Nel pareggio per 1-1 contro il Monterrey, uno dei pochi motivi per sorridere in casa Inter arriva da Sebastiano Esposito.
Il giovane ha risposto presente alla chiamata, offrendo una prova coraggiosa e piena di movimento.
Si è fatto notare per intraprendenza, ha lottato su ogni pallone e non ha mostrato timori reverenziali.

Un segnale incoraggiante da un ragazzo che vuole prendersi il suo spazio, anche in un contesto internazionale.
Ma quando a brillare è solo un elemento, significa che c’è qualcosa che non funziona nel sistema.

Attacco in difficoltà

Quello che preoccupa di più è la mancanza di incisività offensiva.
L’Inter, dopo aver perso lo scudetto per un soffio, era attesa a una reazione forte.
E invece l’inizio nel Mondiale per club ha mostrato una squadra spenta là davanti.

La manovra è lenta, prevedibile, e le occasioni si contano col contagocce.
Le punte faticano ad accendersi e manca quella cattiveria necessaria per chiudere le partite.
Anche quando la squadra sale, manca l’ultimo passaggio, l’idea che può spaccare le difese.

Il Monterrey, ben messo in campo, ha concesso poco, ma l’Inter non ha mai davvero dato l’impressione di voler vincere la gara.

Analisi in breve

L’1-1 all’esordio nel torneo mondiale lascia l’amaro in bocca.
Esposito è stato tra i pochi a distinguersi, ma il reparto offensivo è apparso scarico, prevedibile, scollegato.
Serve molto di più, perché il livello delle prossime sfide sarà più alto e gli errori si pagheranno a caro prezzo.

Non si può pensare di affidarsi a un solo giovane.
Serve una risposta forte dal gruppo e soprattutto dai leader offensivi.


💬 Stepk dice la sua
Esposito ha grinta, fame, voglia di mettersi in mostra.
Ha fatto vedere più lui in 70 minuti che altri in due mesi.
Ma l’Inter non può essere sorretta da un ragazzo.
Serve che gli attaccanti si sveglino.
La porta avversaria è troppo lontana, il pressing è troppo morbido.
Così non si va da nessuna parte, neanche al prossimo turno. ⚽

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