Carrarese calcio, L’incredibile Carrarese: dal baratro alla Serie B, una favola tra campo e contestazione

Un anno fa, la Carrarese sembrava destinata a un’inevitabile retrocessione. Oggi, è una delle squadre più sorprendenti della Serie B, con un’idea tattica precisa e un gruppo di giocatori coeso. Questa è la storia di una squadra che ha saputo ribaltare le aspettative, superando le difficoltà e conquistando il rispetto di tutti.


La rinascita in campo

Considerata da molti una neopromossa sacrificabile, la Carrarese ha dimostrato un’incredibile resilienza e determinazione. Sotto la guida di Antonio Calabro, un allenatore tornato in Serie B dopo sei anni, la squadra ha sfidato i pronostici e ha concluso la stagione 2024-2025 al 12° posto con 45 punti, un risultato che ha superato ogni aspettativa. L’identità di gioco, basata su un solido 3-4-2-1 o 3-5-2, si fonda sulla grinta e il cuore dei giocatori, un gruppo fedele a Calabro fin dai tempi della Serie C. Atleti come Schiavi, Illanes e Cicconi hanno formato un nucleo solido, fondamentale per il successo della squadra.


Un inizio promettente per la nuova stagione

La Carrarese ha iniziato la stagione 2025-2026 con il piede giusto, confermando le buone prestazioni dell’anno precedente. Con cinque punti in tre partite, frutto di una vittoria (contro lo Spezia) e due pareggi (contro Padova e Catanzaro), la squadra ha mostrato ancora una volta il suo carattere. Nonostante un valore di rosa di poco superiore ai 16 milioni di euro e un’età media di 26 anni, i dati dimostrano che il team è competitivo e pronto a lottare.


Le sfide fuori dal campo: la protesta dei tifosi

Nonostante il successo in campo, l’ambiente attorno alla squadra non è sereno. La Curva Nord Lauro Perini ha deciso di continuare la sua protesta, non entrando nello Stadio dei Marmi. La decisione, ribadita con un comunicato ufficiale, è motivata dai ritardi nei lavori di restyling dell’impianto, che avrebbero dovuto aggiungere 2.400 posti proprio nel settore più caldo del tifo. I tifosi, pur sostenendo la squadra dall’esterno dello stadio, sono frustrati per i continui rinvii legati a questioni burocratiche. Questo crea un paradosso: una squadra che corre e sogna sul campo, mentre i suoi sostenitori più accaniti restano fuori.

Questa situazione di tensione aggiunge un ulteriore elemento di complessità alla straordinaria storia della Carrarese, dimostrando come il calcio non sia fatto solo di risultati, ma anche di passione e di legami con il proprio territorio.

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