Torres calcio: L’Era Pazienza Inizia! “Voglio un Gruppo di… Non Solo…Sono sicuro che..!” 🦁

L’era di Michele Pazienza alla guida della Torres è ufficialmente iniziata. Presentatosi questa mattina alla stampa, l’ex centrocampista di Fiorentina, Napoli e Juventus ha chiarito le ragioni che lo hanno spinto ad accettare la panchina rossoblù, delineando la sua visione per una squadra che sarà ringiovanita ma non composta da soli ragazzini, con l’ambizione di affrontare un campionato competitivo in un girone difficile.T

Perché Pazienza Ha Detto Sì alla Torres: Chiarezza e Progetto

“C’è stata più di una chiacchierata con la dirigenza, con il presidente e il direttore,” ha spiegato Pazienza. “Il progetto, la voglia di creare un nuovo ciclo, il desiderio di ripartire con una programmazione diversa e l’inserimento dei giovani per accedere al minutaggio, mi hanno stuzzicato. Ho avuto altre possibilità, ma la loro chiarezza e determinazione nel presentarmi il progetto e gli obiettivi mi ha colpito di più. Passione, entusiasmo, lavoro e dedizione sono elementi fondamentali da trasmettere ai giocatori.”

L’Importanza del Gruppo Coeso: “Così si Fanno Grandissime Cose”

Pazienza intende trasmettere ai suoi calciatori quelle che erano le sue caratteristiche sul campo: lavoro e intelligenza tattica, per sopperire ai limiti tecnici. “Ho bisogno anche della qualità dei singoli giocatori, delle loro giocate individuali e di quella capacità di costruire un gruppo forte che ti porta a fare grandissime cose. Questo non lo fa solo l’allenatore, ma anche i calciatori, con la volontà di mettersi in discussione ed essere disponibili verso tutti i compagni. Abbiamo visto in passato che grandi gruppi riescono a fare cose importanti.”

Il Riscatto Dopo gli Esoneri: Imparare dagli Errori

L’allenatore non nasconde le difficoltà delle sue precedenti esperienze con Avellino e Benevento: “È chiaro che arrivo da due esperienze non proprio positive, ma tutte ti lasciano qualcosa. La bravura è prendere sempre il buono. Ho ragionato molto su cosa si poteva fare meglio, ma bisogna anche avere la lucidità di riconoscere le cose fatte bene e l’umiltà di capire gli errori.”

Giovani Sì, Ma col Giusto Mix e Metodologia di Lavoro

“Ringiovanire una rosa non significa avere solo ragazzini,” ha sottolineato Pazienza. “Stiamo facendo delle valutazioni per costruire una squadra con il giusto mix per affrontare un campionato difficile e tosto.” Per quanto riguarda la metodologia, Pazienza predilige affiancare gli allenamenti con sedute video: “È più facile per il calciatore riconoscere spazi e situazioni di gioco. Non impongo la mia idea, ma metto a disposizione input che possono dare vantaggi in campo. Se mi rendo conto che la mia proposta aumenta tensione e disattenzione, la modifico in base alle esigenze dei giocatori.”

Obiettivi e Costruzione della Rosa: “Migliorare Ciò Che Ha Funzionato”

“La proprietà non mi ha chiesto una posizione in classifica, ma mi ha presentato un progetto,” ha affermato Pazienza. “Partire da una buonissima base che viene da risultati importanti è un segno che c’è materiale per lavorare. È vero che ci sono situazioni da modificare per ringiovanire la rosa. Il voler sempre di più è umano, ma bisogna ricordare quanto di buono è stato fatto. Il calcio è difficile, e consolidare ciò che si è ottenuto lo è ancora di più, come dimostra l’esempio del Napoli post-scudetto. L’idea è quella di migliorare un qualcosa che ha funzionato di base.”

Cosa ne pensi delle prime dichiarazioni di Michele Pazienza? La Torres è sulla strada giusta?

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