Mentre si attendono i primi acquisti, la Juve Stabia è impegnata a blindare uno dei suoi talenti più cristallini: Leonardo Candellone. L’attaccante classe ’97, il cui contratto è in scadenza, è un obiettivo sensibile per il direttore sportivo Matteo Lovisa, riconfermato per la prossima stagione di Serie B. Candellone è finito nel mirino dell’Empoli, dove ritroverebbe il suo ex mister Pagliuca. Tuttavia, secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, la società campana starebbe tentando un ultimo e decisivo affondo per convincerlo a rimanere, un passo fondamentale per dare continuità al progetto in vista del campionato cadetto.
Pagliuca Si Presenta all’Empoli: “Voglio Creare un Gruppo Riconoscibile”
Nel frattempo, Michele Mignani si è presentato ufficialmente come nuovo tecnico dell’Empoli. “Ci tengo a ringraziare la società per essere entrato a far parte della famiglia Empoli. Voglio ringraziare anche la Juve Stabia per i due anni trascorsi insieme. L’emozione è tanta, so di essere arrivato in una società moderna,” ha dichiarato Mignani. Ha poi sottolineato l’importanza dell’umiltà e della cultura del lavoro, aspetti che ha percepito fin dai primi colloqui con la dirigenza toscana.
La Visione di Gioco e i Principi
Riguardo al tipo di Empoli che si vedrà sotto la sua gestione, Mignani ha spiegato: “Definisco il calcio come un gioco organizzato e responsabile. L’organizzazione è un aspetto dominante nel calcio di oggi. L’unica cosa che ho chiesto al direttore è stato quello di puntare sull’uomo e sulla risorsa umana. La responsabilità deve essere verso la società, verso la storia, verso la tifoseria.”
L’obiettivo principale del ritiro sarà costruire un gruppo solido e coeso. “Questo qualcosa in più viene da dentro, dall’unione dei giocatori, della società e dei tifosi. Voglio creare un’unione che sia riconoscibile quando i giocatori scendono in campo,” ha affermato. Per Mignani, è cruciale avere una squadra che si riconosca nel lavoro settimanale e nei propri principi, manifestando determinate caratteristiche: “una squadra con le qualità per giocare e per lottare. Voglio costruire una rosa ambiziosa, che fa dell’umiltà e della consapevolezza dei tratti distintivi.”
Infine, il tecnico ha ribadito la sua etica del lavoro: “Sono un lavoratore, mi piace vedere la squadra che ripropone quanto fatto in settimana. Strutture flessibili che si adattano alle caratteristiche dei nostri singoli che cercano di valorizzare i nostri giocatori, stando attenti a quelle che sono le strutture dell’altra squadra. Il calcio penso che sia una continua evoluzione.”

Riuscirà la Juve Stabia a trattenere Candellone e a scongiurare il suo passaggio all’Empoli, dove ritroverebbe il suo ex tecnico?