Inter, il sistema di Chivu ha un limite evidente: senza dribbling il gioco non si accende

Ordine e meccanismi non bastano: servono gambe e fantasia per far funzionare davvero il modulo.

Il modulo è solido, ma troppo lineare

L’impianto di gioco costruito da Chivu è organizzato, pulito, preciso.

Ma troppo spesso appare ingessato, incapace di sorprendere.

Le trame si ripetono, i movimenti sono sincronizzati, ma nessuno rompe la linea.

Il pallone viaggia, ma non scava.

La squadra fatica a creare superiorità numerica proprio perché mancano calciatori in grado di dribblare, di saltare l’uomo anche in spazi stretti.

E senza quella scintilla, tutto diventa meccanico.

Il dribbling è l’arma che manca

Nel calcio moderno non si può rinunciare a chi sa creare l’imprevisto.

Il dribbling non è un vezzo, è una chiave per aprire partite bloccate.

E il modulo dell’Inter, che punta su rotazioni costanti e costruzione ordinata, ha urgente bisogno di interpreti capaci di rompere lo schema.

Un’accelerazione, una finta, un uno contro uno riuscito possono cambiare una gara.

Ma oggi, chi lo fa in questa Inter?

Servono esterni e attaccanti che puntino l’uomo

Gli esterni larghi e gli uomini offensivi sono fondamentali nel disegno tattico nerazzurro.

Ma se si limitano a giocare la palla semplice, il modulo perde incisività.

Chivu ha bisogno di profili diversi: giocatori che rischiano, che non si nascondono, che spaccano le linee.

Senza estro individuale, lo schema si trasforma in una gabbia tattica sterile.

Analisi in breve

L’idea di gioco di Chivu può funzionare, ma solo se supportata da giocatori capaci di strappare, non solo di accompagnare l’azione.

Manca il dribbling, manca chi sorprende, manca il gesto che rompe l’equilibrio.

Fino a quando la rosa non avrà questo tipo di qualità, il modulo sarà incompleto.


🗣️ L’opinione di Stepk

Mi piace l’ordine che Chivu ha dato alla squadra, ma il calcio non si vince col compitino.

Se nessuno osa, se nessuno punta l’uomo, resti lì a girare palla aspettando un miracolo.

Servono giocatori che accendano la miccia.

E servono adesso, perché il sistema da solo non basta.

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