Lautaro e il peso della delusione: “Dopo la Champions ero spento, ho fatto fatica a parlare”

Il capitano nerazzurro torna a raccontare i giorni dopo la sconfitta con il PSG: silenzio, amarezza e la voglia di riscatto nel Mondiale per Club

Una finale che ha lasciato il segno

Lautaro Martinez ha svelato cosa ha provato nei giorni successivi alla dura sconfitta dell’Inter nella finale di Champions League.
Quel 31 maggio a Monaco, contro un Paris Saint-Germain spietato, ha rappresentato uno spartiacque emotivo per molti, e il numero 10 nerazzurro non ha nascosto il colpo incassato.
“Non ho avuto la forza di parlare per quasi una settimana. Dovevo capire, digerire, accettare”, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport.

L’impatto psicologico è stato evidente: nessun minuto giocato nelle due successive gare dell’Argentina.
Il ct Scaloni lo ha tenuto a riposo, notando in lui una stanchezza non solo fisica ma soprattutto mentale.
Un calo che ha mostrato quanto quella notte lo avesse svuotato.

Ricaricare le energie per ripartire

Il Mondiale per Club è la prossima sfida.
L’Inter si prepara a sfidare il Monterrey, e per molti, Lautaro in primis, rappresenta la possibilità di riscattare una stagione che rischia di essere ricordata solo per quel finale amaro.
Nel frattempo, sulla panchina c’è una nuova guida: Cristian Chivu ha preso le redini della squadra dopo l’addio di Inzaghi.
Un’aria nuova che potrebbe giovare a chi ha bisogno di ritrovare fiducia e slancio.

“Non è facile dimenticare, ma voglio dimostrare qualcosa a me stesso e ai tifosi”, ha detto l’argentino, visibilmente determinato a voltare pagina.
Aggiungendo poi che in quella finale nulla ha funzionato: “Loro avevano tutto dalla loro, noi siamo rimasti bloccati”.

Analisi in breve

Lautaro ha vissuto una batosta sportiva pesante.
Non solo per la sconfitta, ma per come è maturata e per quanto l’ha scosso dentro.
Il suo blackout emotivo dopo la finale mostra quanto tenga a questa maglia e quanto male possa fare perdere una partita del genere.
Ora, però, il Mondiale per Club è l’occasione per dare una svolta e chiudere l’annata con dignità e ambizione.

Servirà lucidità, ma soprattutto il coraggio di ricominciare senza farsi schiacciare dai fantasmi del passato.
Chivu dovrà stimolare proprio i giocatori come Lautaro, quelli che possono trasformare la rabbia in energia positiva.

🗣️ La voce di Stepk

Chi dice che i calciatori sono robot, si sbaglia.
Lautaro ha mostrato quanto possa essere devastante una sconfitta vissuta da protagonista.
Quello che fa la differenza è come reagisci, non solo quanto soffri.
E se davvero ha passato giorni in silenzio, vuol dire che quella coppa la voleva con tutto se stesso.

Ora serve un segnale, e chi meglio di lui può darlo?
Il Club World Cup può non valere la Champions, ma è una finale da vincere, punto.
Lauti, è il momento di ruggire.

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