Il talento nerazzurro dell’Under 21 racconta la sua stagione e analizza il pesante ko in Champions League
Un’annata intensa e piena di impegno
Luka Topalovic, giovane promessa della Primavera nerazzurra, ha condiviso le sue sensazioni dal ritiro con la nazionale Under 21, con cui sta partecipando all’Europeo di categoria.
Il classe 2005 ha raccontato quanto sia stato importante per lui indossare la maglia dell’Inter:
“Essere parte di questo club ha rappresentato una spinta enorme. Ho lavorato senza sosta per crescere e migliorarmi giorno dopo giorno. Ogni minuto in campo è stato il frutto di tanto impegno”.
Una dichiarazione che sottolinea determinazione e spirito di sacrificio, qualità sempre più richieste nel calcio di alto livello.

Il pesante 5-0 e una lettura matura
Topalovic ha poi commentato la finale di Champions persa malamente dall’Inter contro il PSG, senza nascondere l’amarezza ma con una riflessione lucida.
“Il risultato è stato molto pesante, ma non racconta chi siamo davvero. L’Inter ha dimostrato per tutta la stagione di essere una grande squadra”.
Poi aggiunge:
“Anche sullo 0-1 puoi sempre tornare in partita, ma quei due gol incassati uno dopo l’altro hanno cambiato tutto. Hanno fatto crollare l’equilibrio della gara a favore dei francesi”.
Una visione chiara e matura, che evidenzia la consapevolezza del giovane sul peso degli episodi in sfide di questo calibro.
Analisi in breve
Topalovic sta vivendo una fase importante del suo percorso: dalla crescita in Primavera alla convocazione in nazionale.
Ha saputo mettersi in mostra con costanza, spirito di sacrificio e carattere.
Le sue parole sulla finale sono da giocatore che sa leggere il calcio: non è la sconfitta a far cadere una squadra, ma il modo in cui si reagisce a essa.
Per il giovane centrocampista, questo è solo l’inizio.
💬 Stepk dice la sua
Topalovic sta mostrando una mentalità giusta.
Non è solo un ragazzo talentuoso, ma anche uno che sa dove vuole arrivare.
Parlare così dopo una batosta come quella contro il PSG, significa avere le idee chiare.
L’Inter deve puntare su questi profili: gente affamata, che non molla mai e che vuole imparare.
Il futuro? È ancora presto, ma se continua così… lo vedremo presto tra i “grandi”.