La società nerazzurra evita l’esclusione con un’operazione finanziaria forzata: nessun investimento dal fondo americano, che invece trattiene parte dei ricavi stagionali
Mossa obbligata per l’iscrizione al campionato
L’Inter ha ufficializzato un nuovo piano di rifinanziamento del debito, volto a coprire il bond da 415 milioni di euro emesso nel 2022 e in scadenza nel 2027.
Una mossa fondamentale, non per scelta strategica, ma per una necessità: senza questo intervento, i nerazzurri non avrebbero ottenuto il via libera per partecipare alla Serie A 2026/27.
Il rimborso anticipato del prestito, attualmente calcolato attorno ai 412 milioni, sarà coperto grazie all’attivazione di un nuovo finanziamento, senza alcun contributo economico diretto da parte di Oaktree.

Un debito nato anni fa: da Thohir a Suning
Le origini del debito risalgono al 2015, quando Erick Thohir ottenne un finanziamento da 230 milioni con Goldman Sachs e UniCredit, usando come garanzia i flussi di Inter Media and Communication, la società che incassa da sponsorizzazioni e diritti TV.
Quando la proprietà passò a Suning, nel 2017 si optò per una ristrutturazione del debito tramite un bond da 300 milioni con scadenza nel 2022.
Al termine di quel ciclo, l’Inter lanciò un nuovo bond da 415 milioni, al tasso fisso del 6,75%, che sarebbe dovuto scadere nel 2027.
È proprio questo prestito che viene ora rimborsato in anticipo, con un’operazione subordinata all’esito positivo del nuovo finanziamento in arrivo.
Oaktree non spende, ma guadagna
Contrariamente a quanto molti tifosi speravano, Oaktree non metterà un euro fresco nelle casse nerazzurre.
Al contrario, il fondo americano preleverà circa 100 milioni direttamente dagli introiti della società, sfruttando le entrate straordinarie ottenute nell’ultima stagione.
Questi incassi – tra sponsor, premi UEFA e plusvalenze – non verranno usati per investire sul mercato, ma serviranno a ripianare debiti e a soddisfare le pretese del fondo.
Una situazione che limita fortemente le prospettive di crescita del club sul piano sportivo, almeno nell’immediato.
Analisi in breve
L’Inter ha evitato il peggio, ma il quadro resta critico.
Il rifinanziamento è stato indispensabile per garantirsi l’accesso al prossimo campionato, ma non rappresenta affatto una base solida per costruire.
Con Oaktree orientato a rientrare dai propri crediti e senza reale sostegno economico, il club dovrà operare con risorse limitate.
Sarà fondamentale saper scegliere bene sul mercato, con oculatezza e visione, per non compromettere la competitività della rosa.
🗣️ La voce di Stepk
Altro che rilancio, qui si naviga a vista.
I 100 milioni che Oaktree si porta via sono una zavorra su una stagione già complicata.
A Chivu toccherà fare miracoli con poche risorse e tanta pressione.
Serve una società lucida, che sappia muoversi bene tra cessioni intelligenti e acquisti mirati.
La vera sfida non è il campo: è fuori.