Oaktree ha agito per tempo, sfruttando parte della liquidità interna e tagliando il costo del debito: manovra fondamentale per l’iscrizione alla Serie A 2026-27
Una mossa tecnica ma obbligatoria
Il rimborso anticipato del bond da 400 milioni da parte dell’Inter non è frutto di un colpo di teatro, ma il risultato di una pianificazione precisa.
Il club era infatti tenuto ad agire prima del febbraio 2026 per evitare che il debito, pur con scadenza naturale nel 2027, venisse considerato a breve termine, con circa 300 milioni da dover contabilizzare come pagabili entro l’anno successivo.
Tale situazione avrebbe fatto saltare gli equilibri degli indicatori di liquidità, fondamentali per poter ottenere il via libera all’iscrizione nel campionato di Serie A per la stagione 2026-27.
Era quindi impossibile rimandare: il rifinanziamento doveva essere portato a termine con urgenza.
Taglio al debito e benefici futuri
Secondo quanto emerge, Oaktree ha utilizzato circa 100 milioni di euro provenienti dalla cassa del club per abbattere parte del debito residuo, alleggerendo il carico di interessi.
Questa operazione consente ora all’Inter di ridurre il costo annuo degli interessi da 30 a circa 20 milioni, con una diminuzione del tasso di interesse di 1-2 punti percentuali.
Non solo adempimento tecnico, quindi, ma anche ottimizzazione economica con benefici che si rifletteranno già dai prossimi bilanci.

Analisi in breve
Il rifinanziamento del bond non è stata una scelta tra più opzioni: era l’unica via percorribile per evitare guai regolamentari.
Ma l’Inter ha saputo affrontarla con lucidità, muovendosi per tempo e migliorando anche il quadro finanziario complessivo.
Una gestione che mostra come il club, sotto la guida di Oaktree, stia tentando di riorganizzare le basi economiche in maniera più sana e sostenibile.
Ora il debito pesa meno e i margini per nuove manovre sono più ampi.
🗣️ La voce di Stepk
Chi pensa che il rifinanziamento sia solo una “mossa da commercialisti” non ha capito niente.
Questo era il momento in cui l’Inter poteva scivolare in una crisi regolamentare seria.
E invece si è mossa con tempismo e precisione chirurgica.
Non è spettacolare come un gol al novantesimo, ma questi sono i gol veri dietro le quinte.
Ora avanti, perché con un debito più leggero, non ci sono più scuse per non investire bene.
La palla passa alla dirigenza.